Di diete ne esistono ormai decine e possono essere più o meno efficaci in base al soggetto. Ti sei mai chiesto per quale motivo la stessa dieta riesce a dare risultati ottimi ad una persona e pessimi ad un’altra?
La risposta la troviamo nel nostro DNA. Infatti, ci sono molti alimenti che, a nostra insaputa, vengono assimilati in modo diverso in base al nostro corredo genetico. È per questo motivo che nasce la dieta genetica.
Dieta genetica: come funziona
Come prima cosa viene effettuata un’analisi del DNA per scoprire se ci sono mutazioni di geni che causano intolleranze o difficoltà nell’assimilare alcuni nutrienti. Oltre a questo, l’analisi ci indicherà quali alimenti riescono a far performare meglio il nostro corpo.
In sostanza il test ci indicherà una tabella con tre tipologie di alimenti:
- Alimenti consigliati: tutti gli alimenti da introdurre nella nostra alimentazione, i quali migliorano gli effetti della dieta
- Alimenti tollerati: alimenti che tolleriamo ma che vanno assunti con moderazione
- Intolleranze: sono tutti quegli alimenti che non tolleriamo e che possono essere addirittura dannosi al nostro organismo
Il nutrizionista, o il dietologo, avendo queste informazioni aggiuntive riuscirà a preparare una dieta genetica molto più personalizzata, aumentandone l’efficacia e riducendo i tentativi per trovare quella che più si adatta alle tue esigenze.
Un esempio di referto correlato alla dieta potrebbe essere: